Scapula e la rivolta britannica

Nel 47 d.C. la giovane provincia romana della Britannia, conquistata solo quattro anni prima, nel 43 d.C., fu soggetta alle incursioni di alcune tribù ostili che non erano state ancora sottomesse. Ciò era dovuto al fatto che i romani avevano nominato il nuovo governatore della provincia (Publio Ostorio Scapula) e i britannici presumevano che il nuovo comandante romano, appena arrivato sull’isola, non avesse ancora familiarità con il territorio e il suo esercito sarebbe stato molto più facile da combattere.  Qui si sbagliavano poiché Scapula aveva unità di fanteria ausiliaria che intercettarono i predoni che furono rapidamente dispersi e sottoposti a forti pressioni per impedire che si raggruppassero.

Scapula pianificò una campagna per sopprimere qualsiasi resistenza nelle aree tra i due fiumi, conosciuti oggi come Trent e Severn, e decise anche di disarmare qualsiasi potenziale produttore di problemi. Questa era una pratica romana molto rara perchè, col passare del tempo, arrivarono lunghi periodi di pace e nelle province appena conquistate le comunità tendevano prima o poi a disarmarsi.

Questa decisione di Scapula non fu accolta bene da tutti i britannici. Questo erano un popolo molto bellicoso e desideroso di essere indipendente da una forza straniera, e così le tribù sottomesse o alleate ai romani iniziarono a mostrare segni di disordini. La prima tribù a ribellarsi contro i romani furono gli Iceni a cui si unirono poi altri britannici vicini.

Si arrivò quindi a una battaglia dove i Britanni scelsero un campo protetto da un terrapieno che fosse abbastanza stretto da limitare anche la cavalleria romana, ma Scapula non si lasciò fermare da questo ostacolo e si mosse per affrontare i ribelli il più presto possibile con una colonna di Ausiliari. 

La fanteria romana, al fianco della cavalleria, sfondò il terrapieno e i ribelli furono sconfitti, sebbene opposero una tenace resistenza.

Il figlio di Scapula, Marcus, che probabilmente era uno degli ufficiali a capo di un'unità ausiliaria, vinse anche una corona civica per aver salvato la vita a un concittadino romano.  Questa decisiva vittoria romana soppresse ogni minaccia di aperta ribellione contro Scapula, e fu anche notevole per il fatto che questa battaglia fu combattuta per la maggior parte solo dagli ausiliari.